Ruolo dello stress ossidativo nello sviluppo della Fibromialgia
La fibromialgia è una sindrome multifattoriale con disturbo simil reumatico e presenza di dolore cronico in tutto il corpo e molto debilitante nelle attività quotidiane.
I sintomi della fibromialgia sono dolori articolari e muscolari, rigidità, tendini e articolazioni. La fibromialgia è legata ad un aumento significativo del danno ossidativo al DNA.
Le attività enzimatiche dei geni legati alla detossificazione come il Glutatione la catalasi , la superossido dismutasi sono meno funzionali in chi ha la fibromialgia.
Esiste nell’organismo un importante equilibrio tra sostanze ossidanti e antiossidanti, se l’equilibrio si altera in favore dello stress ossidativo o se la capacità di detossificazione si abbassa come conseguenza il sistema si sbilancia creando importanti disturbi. Lo stress ossidativo cellulare si manifesta quando un’eccessiva produzione di ROS supera il sistema di difesa antiossidante cellulare. La presenza di stress ossidativo nell’organismo genera prodotti di glicazione avanzata e può portare ad un invecchiamento precoce.
Lo squilibrio tra ossidanti e antiossidanti porta ad una serie di patologie come con Fibromialgia, Sensibilità Chimica Multipla, Elettrosensibilità, quindi è l’organismo di queste persone che ne soffrono a non avere una capacità intrinseca di difesa. Queste patologie hanno in comune la presenza di stanchezza cronica, un maggiore affaticamento rispetto alla norma, disturbi in presenza di sostanze chimiche, annebbiamento mentale , diminuzione di concentrazione e dell’attenzione.
Lo stress ossidativo ha un ruolo principale nella fisiopatologia della fibromialgia e di altre patologie ambientali e va contrastato con una supplementazione di sostanze antiossidanti.
Lo stato ossidativo è coinvolto nella perossidazione lipidica e proteica e nel danno al DNA delle cellule dell’organismo, mentre la capacità antiossidante, tramite composti enzimatici antiossidanti e geni coinvolti nella capacità detossificante, può contrastare lo stress ossidativo abbassandolo.
La perossidazione lipidica riflette una reazione a catena tra acidi grassi polinsaturi e ROS, che produce perossidi lipidici tossici per la cellula. E’ possibile eseguire delle analisi come le LDL ossidate, la Malondialdeide , la 8-idrossi-2′-deossiguanosina, ll dROMs (quantitativo di stato ossidato), il BAP test (quantitativo di antiossidanti presenti), per comprenderne i livelli alterati e come poterli contrastare. Quindi le ROS sono specie chimiche altamente reattive, un’eccessiva loro presenza danneggia i lipidi, le proteine e gli acidi nucleici scompensando l’organismo.
Nella Fibromialgia è presente una significativa diminuzione delle attività enzimatiche di superossido dismutasi (SOD), glutatione perossidasi (GPx) e catalasi(CAT), tutti geni coinvolti nella capacità di detossificare.
In particolare nella fibromialgia l’aumento dei radicali liberi può alterare la capacità funzionale del muscolo, con sintomi di affaticamento eccessivo, ed anche livelli alterati di minerali come zinco e rame possono essere coinvolti nella sintomatologia della fibromialgia
I nuovi test genetici per il riconoscimento dei geni eventualmente carenti nella capacità di detossificare sono di grande aiuto per valutare le eventuali carenze specifiche. Una volta compreso il meccanismo alla base di ciascuna persona affetta è possibile avere un aiuto da una dieta basata sull’ uso di cibi naturalmente detossificanti che può essere d’aiuto per migliorare i disturbi.
I radicali liberi , se non in presenza eccessiva, si possono controllare con una alimentazione a base di cibi soprattutto vegetali contenenti sostanze antiossidanti naturali. Gli alimenti da utilizzare sono sia frutta che verdure, tra cui in particolare gli agrumi, l’uva, i mirtilli, le prugne, melograno, frutti rossi o gialli, carote, i pomodori ed anche la frutta secca come noci, mandorle, fichi secchi, cereali, melagrane, anguria, frutti rossi, tra le verdure spinaci, peperoni, cavoli, zucca.
Dr. Sebastiana Pappalardo