Archivio articoli -AndrologiaArchivio articoli S. Pappalardo

Papà anziano? rischi genetici per i figli

LUNEDÌ 13 GIUGNO 2011  SCRITTO DA SEBASTIANA PAPPALARDO
Diventare padri in tarda età può mettere a repentaglio la salute dei figli o può provocare aborti
L’età riduce le capacità riproduttive anche negli uomini. Eberhard Nieschlag degli Ospedali Universitari Tedeschi ha ha lanciato l’allarme sul fatto che le coppie dei paesi più sviluppati sono sempre più portate a ritardare la scelta di avere un figlio riducendosi così ad averlo in tarda età.
Mentre è noto da tempo che diminuiscono le capacità riproduttive femminili in donne con età superiore ai 35 anni sino all’età di 45 anni, quindi già molto prossima alla menopausa, e che inoltre aumenta in modo esponenziale il rischio genetico per la prole, non è altrettanto conosciuta l’influenza
dei rischi dell’età paterna sulla fertilità e sui figli. Infatti, fino a poco tempo fa si riteneva che il maschio non avesse problemi di limiti di età per riprodursi. Questo mito ultimamente, con i maggiori studi che si sono fatti è stato sfatato. Infatti, i ricercatori hanno evidenziato come la funzione testicolare diminuisca lentamente con l’età.
Inoltre, la fertilità diminuisce in modo significativo dopo i 40 anni. A questo si aggiunge il fatto che l ‘avanzare dell’età paterna è associata ad aumento del tasso di aborto precoce. I bambini nati da padri di età avanzata hanno anche un rischio più elevato di patologie genetiche come l’acondroplasia (n anismo) , la sindrome di Apert (cranio piccolo, fusione delle dita delle mani e dei piedi), la neurofibromatosi (tumori benigni della pelle e delle
cellule nervose), così come per alcune malattie complesse multifattoriali (dovute alla somma della predisposizione genetica e dei fattori ambientali) come la schizofrenia e la depressione.
Anche se questi rischi restano a carico di un relativo numero di coppie rispetto alla popolazione generale, è opportuno che queste vengano adeguatamente informate dei rischi che la loro futura prole può correre sia per i cambiamenti materni nelle funzioni riproduttive legati all’età, che per il declino della qualità interna degli spermatozoi per l’avanzata età paterna.
Queste informazioni dovrebbero servire a incoraggiare le coppie ad una procreazione più responsabile ed a procreare, con l’aiuto di un sistema sociale più attento, possibilmente in età più giovane.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *