Prevenzione e Salute

La medicina ambientale tra predisposizione genetica ed influenza dell’ambiente

La medicina ambientale è una branca multidisciplinare della medicina ufficiale che studia l’influenza dei fattori ambientali sull’insorgenza delle patologie coinvolgendo varie figure professionali come biologi, genetisti , endocrinologi , immunologi. L’ambiente rappresenta una potenziale causa di patologie il cui approccio coinvolge discipline diverse quali le scienze biomediche, le scienze ambientali, le scienze sociali .
Danni provocati dalle radiazioni, effetti dell’inquinamento atmosferico, intossicazioni, avvelenamenti da sostanze tossiche, radiazioni, tumori e malattie infettive possono in un soggetto predisposto geneticamente portare a danni del benessere e della salute. Tale branca biomedica interviene sulla prevenzione sulla base di valutazione di suscettibilità biologiche in relazione con le valutazioni ambientali sia esterne che interne all’organismo.
La Medicina Ambientale Clinica si occupa quindi di prevenzione, diagnosi e trattamento di patologie che possono essere messe in correlazione con “fattori ambientali” (chimici, fisici e biologici) e alle predisposizioni genetiche individuali. Le patologie legate ad agenti ambientali (siano essi di tipo fisico, chimico, biologico) sono in continuo aumento, soprattutto nelle civiltà cosiddette industrializzate. Molte malattie croniche e la gran parte dei disturbi funzionali trovano la loro eziopatogenesi in sovraccarichi di tipo ambientale nelle zone industrializzate quali ad esempio gli inquinanti di tipo chimico, i metalli pesanti, l’elettrosmog, le muffe.
La Medicina Ambientale Clinica, si basa sull’indagare tali esposizioni, verificarle grazie all’impiego di nuove indagini di laboratorio e strumentali, in modo da giungere ad una corretta diagnosi ed intraprendere così una terapia.

Molte patologie possano essere correlate al degrado ambientale in particolare in presenza di una sensibilità individuale data in particolare da caratteristiche metaboliche genetiche.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità attualmente circa il 24% delle malattie è causato da fattori ambientali.

Correlazioni tra carico di inquinanti ambientali e invecchiamento precoce, obesità, alterazioni neuroendocrine, alterazioni dell’apparato cardiovascolare e dell’apparato respiratorio sono oggi dimostrate.
Patologie severe, come la Sensibilità Chimica Multipla (MCS), la Fibromialgia (FM), la Sindrome da Stanchezza Cronica (CFS), sono in aumento e  spesso strettamente legate ai carichi tossici ambientali. Procedure di prevenzione con analisi e di cura, vanno attuate al fine di ripristinare e salvaguardare lo stato di salute alterato.
Sensibilità chimica multipla, allergie e fatica cronica sono malattie multifattoriali ,che si innescano in seguito a fenomeni infiammatori continui, legate a fattori ambientali e a caratteristiche specifiche di ogni individuo che nel tempo divengono croniche. Lo stato patologico è il risultato di un rapporto tra i fattori di disturbo ambientali interni ed esterni e la capacità dell’organismo di controllarli.

L’infiammazione è un importante meccanismo fisiologico di risposta volto a risolvere un insulto proveniente dall’esterno, ma se esso perdura, l’infiammazione si cronicizza.
Il professionista di Medicina Ambientale è colui che :

  • valuta la diagnostica da eseguire, che ricerca la causa, approfondendo le caratteristiche individuali del soggetto e di tutti quei fattori ambientali che possono essere causa delle malattie croniche; le reazioni di ogni paziente alle sostanze “potenzialmente nocive” sono del tutto soggettive (suscettibilità, vulnerabilità)
  • valuta con specifiche indagini genetiche le caratteristiche individuali del soggetto
  • si avvale quindi di moderne indagini di laboratorio per valutare cosa coinvolge l’organismo che lo porta a reagire in modo alterato in modo da ridurre gli effetti di una risposta dannosa

Tale approccio aiuta il medico a capire su cosa agire per stimolare i sistemi difensivi organici di detossificazione dell’organismo.
Le persone che sono maggiormente soggette a patologie ambientali spesso presentano alterazioni di varianti geniche non in grado di proteggere le funzioni biochimiche metaboliche.
Quindi con la Medicina Ambientale si cerca di comprendere le caratteristiche della persona che la portano a reagire negativamente verso alcune sostanze e capire come ridurre gli effetti nocivi che provocano la sintomatologia e il relativo danno.
Stimolare i sistemi di difesa, di reazione e di detossificazione dell’organismo risponde a fare una prevenzione primaria migliorando le proprie capacità di difesa e lo stato di salute .
Lo stress ossidativo provocato dai radicali liberi dell’ossigeno, in presenza di una scarsa capacità di risposta dei sistemi endogeni detossificanti, è il principale responsabile dell’infiammazione silente e delle patologie croniche e ambientali.

Dr Sebastiana Pappalardo

ANALISI SPECIALISTICHE EFFETTUABILI  PRESSO IL CENTRO PER INDROME CHIMICA MULTIPLA (MCS) – ELETTROSENSIBILITA’-FIBROMIALGIA

INDAGINI GENETICHE
Pannello stress ossidativo‐detossificazione
Pannello stato infiammatorio
Pannello geni NOX e MMP3
Pannello OMOCISTEINA : MTHFR C677T‐ MTHFR A1298C ‐ B1‐B3‐B6‐B12
Intolleranza Lattosio
Intolleranza Celiachia
Intolleranza Solfiti
Farmacogenetica: Polimorfismi citocromi p450:CYP2C9‐CYP2C19‐CYP1A2‐CYP2D6‐5 HTT
HLA A‐B‐C‐ Dqb‐ Drq
Funzionalità dei canali del Calcio della membrana Plasmatica PMCA 2‐4

INDAGINI BIOCHIMICHE
Profilo Acidi Grassi su eritrocita
Mineralogramma su capello per minerali tossici e fisiologici
Curva circadiana Cortisolo
Microbiota intestinale infiammatorio
Barriera antiossidante quantitativa
d‐Roms test Bap test
Serotonina‐Istamina‐ Dopamina‐Melatonina circadiana
DAO
DPPH
8‐OH Desossiguanosina
MDA
Coenzima Q10
Interleuchine IL1a‐1b, IL2 , IL6, IL10,IL17, TNFalfa
LDL ossidate
Omocisteina
IgE totali
Vitamine ‐C‐E‐D3
INDAGINI IMMUNOLOGICHE
ANA, ENA, AMA, ASMA, LAC, D‐DIMERO