Effetti sui sistemi riproduttivi maschili e femminili dell’esposizione a sostanze che alterano il sistema endocrino
Le sostanze chimiche perturbatrici endocrine comprendono un gruppo di composti chimici ampiamente esaminati per i loro potenziali effetti nocivi sulla salute delle persone. Queste sostanze Negli ultimi decenni, particolare attenzione è stata dedicata agli effetti dannosi degli Interferenti endocrini sul sistema riproduttivo. La stima dell’esposizione umana a questi composti è stata una grande sfida a causa della diversità strutturale delle sostanze chimiche che derivano da molte fonti diverse ,tale esposizione può essere occupazionale ed ambientale ed a dosi inferiori al limite di rilevazione utilizzato dalle metodologie convenzionali. Le sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino influenzano i percorsi ormono-dipendenti responsabili dello sviluppo gonadico maschile e femminile, sia attraverso l’interazione diretta con i recettori ormonali, sia attraverso modalità di azioni regolatorie epigenetiche e del ciclo cellulare. Particolarmente importante l’esposizione materna in gravidanza, che può alterare l’embriogenesi degli organi sessuali del feto. In tutte le popolazioni è indicata un’associazione tra esposizione agli interferenti e disturbi del sistema riproduttivo sia maschile che femminile, come infertilità, endometriosi, carcinoma mammario, cancro ai testicoli, scarsa qualità e funzionalità del liquido seminale. Nonostante promettenti scoperte, deve ancora essere stabilita una relazione causale tra i disturbi riproduttivi e l’esposizione a specifiche sostanze tossiche, a causa della complessità dei protocolli clinici di studio utilizzati, del grado di esposizione professionale o ambientale, della determinazione delle variabili misurate e della dimensione del campione dei soggetti sottoposti a studi. E’ importante non solo l’uso di un sistema uniforme di analisi delle popolazioni umane riguardo questo tipo di esposizione a interferenti specifici e l’effetto specifico sul sistema riproduttivo, ma anche portare a conoscenza delle persone di tale pericolo .
Da Environmental Toxicology and Pharmacology, Vol 51, April 2017