Prevenzione e Salute

Fertilità e inquinamento ambientale

L’effetto dell’inquinamento ambientale sulla fertilità sia maschile che femminile è uno dei temi oggetto di maggiore attenzione. il calo della fertilità è uno dei segnali più evidenti dell’alterato rapporto fra l’essere umano e l’ambiente in cui vive.

L’uomo, pur consapevole del benefico patto di complicità con la natura, lo ha spezzato: l’agricoltura convenzionale si caratterizza con uno scarso uso di fertilizzanti organici, una estrema velocità dei processi di mineralizzazione dei residui colturali, attraverso la combustione diretta , Non ritorna al suolo la massa organica costituita dai residui degli alimenti (frutta, ortaggi,) perché dispersa nelle grandi discariche urbane non differenziate ed il terreno perde di qualità e si carica di prodotti chimici utilizzati per migliorare e intensificare la produttività del terreno ma a scapito della qualità organolettica dei cibi e dell’emissione di sostanze tossiche per l’ambiente, gli animali e l’uomo

Le conseguenze sulla salute umana

La salute dell’uomo in questo contesto, ed in particolare la sua capacità di riprodursi e di continuare la permanenza del genere umano sulla faccia della terra, in una parola cosa è successo alla sua fertilità.

La fertilità nell’uomo
Stiamo assistendo ad un calo molto significativo nel numero di spermatozoi negli uomini in età fertile nei Paesi industrializzati, che ha comportato la perdita del 50-60% della fertilità .Il progressivo declino del numero di spermatozoi in tossicologia può essere considerato come un preciso segnale che l’ambiente in cui l’uomo vive comporta rischi di effetti tossici severi.

Il Dottor Luigi Montano, uro-andrologo della ASL di Salerno e presidente della SIRU, la Società Italiana di Riproduzione Umana, e Responsabile dei Centri MIR-Medicina Integrata della Riproduzione per la sede di Napoli , autore di molti studi scientifici e pubblicazioni a tal riguardo, ha eseguito ricerche, studiato siti a rischio come la Terra dei Fuochi e l’area di Taranto. Si è evidenziato che la frammentazione del DNA spermatico (una forma di danno genetico al DNA dello spermatozoo che può causare problemi di fertilità e di sviluppo embrionale) eseguita su centinaia di adulti maschi sani, non fumatori, non bevitori abituali, non consumatori di droghe, residenti da almeno 5 anni nelle aree di reclutamento e non esposti professionalmente, è significativamente più elevata nei soggetti provenienti dalle zone inquinate rispetto a quella dei soggetti provenienti da zone sicure.
Però anche se l’inquinamento ambientale è più facile da evidenziare sulla fertilità maschile nuoce anche alla fertilità delle donne anche se si evidenzia meno.

La fertilità nella donna

La fertilità della donna dipende dalla precisa e appropriata sincronizzazione delle ovaie e delle funzioni ormonali; qualsiasi deregolazione altera l’efficienza dell’ovulazione e quindi la possibilità di una gravidanza. Gli studi sugli effetti degli inquinanti sulla riproduzione femminile descrivono di solito gli effetti di un singolo agente, mentre le donne, come tutta la popolazione generale, sono esposte ogni giorno ad una combinazione di diverse sostanze tossiche nocive. Pertanto, anche se la concentrazione di un singolo agente può essere bassa, l’azione sinergica dei diversi inquinanti, insieme a fattori predisponenti, possono aumentare il rischio di alterare la fertilità soprattutto in presenza di un’esposizione prolungata. Il momento in cui avviene l’esposizione e la durata dell’esposizione materna stessa alle complesse miscele di inquinanti ambientali, compresi i pesticidi, possono invalidare il sistema neuroendocrino fetale.

Agricoltura biologica per la salute umana e della terra

Le conseguenze dell’inquinamento ambientale sulla salute umana ci fanno concludere che un ecosistema salubre può sicuramente contribuire alla capacità riproduttiva delle diverse specie viventi. In tutto questo si inserisce il tema della salute della terra per la salute dell’uomo. L’agricoltura biologica considera i potenziali impatti negativi sull’ambiente e la società che le pratiche agricole possono determinare. Eliminando l’utilizzo di prodotti di sintesi quali i fertilizzanti chimici, i pesticidi, i farmaci veterinari, le sementi geneticamente modificate, conservanti, additivi, ecc., sostituendoli con pratiche agricole specifiche per ogni coltivazione, che aumentino la fertilità del suolo e prevengano l’infestazione e le malattie delle piante, sicuramente si favorisce la salute dell’uomo.
E’ importante che le persone prendano atto di queste problematiche, spesso non comprese o sottovalutate per far si che si formi una coscienza sulla corretta alimentazione e sullo stile di vita per una migliore salute generale e riproduttiva, perché la qualità dei nostri gameti rispecchia la qualità della nostra salute.