Prevenzione e Salute

Microbiota cervico-vaginale e salute riproduttiva

Il microbiota cervico-vaginale svolge un ruolo fondamentale nella salute delle donne e nei risultati riproduttivi. La comunità batterica cervicovaginale non patogena è composta quasi esclusivamente da un piccolo numero di specie all’interno del genere Lactobacillus. Nonostante sia una delle più semplici comunità batteriche commensali nel corpo umano, si sta solo iniziando ad apprezzare la sua complessa natura dinamica e il ruolo importante nella modulazione immunitaria dell’ospite. E’ utile conoscere la composizione “ottimale” della comunità batterica cervico-vaginale e l’impatto del microbiota sugli esiti ginecologici e ostetrici. E’ utile tenere sotto controllo la composizione microbica in questo compartimento mediante la promozione della colonizzazione del Lactobacillus con probiotici, modulando il pH vaginale, e combattendo la presenza di batteri patogeni con antibiotici.
Le comunità microbiche nel tratto respiratorio, nell’intestino, nella pelle e nel tratto urogenitale si sono co-evolute con gli esseri umani nel corso di centinaia di migliaia di anni per svolgere funzioni utili dell’ospite e completare ciò che è codificato nei nostri genomi. Il microbiota commensale permette di sfruttare risorse che altrimenti sarebbero inaccessibili, come nell’intestino, dove gli enzimi codificati dai batteri consentono di raccogliere nutrienti da alimenti altrimenti indigeribili dall’organismo umano.
Sebbene generalmente si comprenda meno il microbiota del tratto genitale femminile rispetto a quelli nell’intestino, la complessità relativamente bassa e l’accessibilità diretta di questo compartimento possono renderlo un sistema più trattabile per comprendere i fattori fondamentali che regolano le interazioni ospite-microbiota.
L’uso crescente del sequenziamento molecolare (PCR) per caratterizzare il microbiota ha portato a una comprensione più profonda dello spettro di queste strutture comunitarie rispetto a quanto fosse possibile con metodi basati sulla coltura , il 90% delle donne bianche presenta un microbiota cervicovaginale dominato da Lactobacillus , mentre donne di diversa estrazione razziale presentano percentuali diverse , con l’80% delle donne asiatiche e solo il 60% delle donne ispaniche e nere che ospitano comunità dominanti di Lactobacillus.
I fattori causali che determinano le differenze razziali e geografiche nei batteri cervicovaginali sono sconosciuti, ma potrebbero includere variazioni nelle pratiche igieniche, diversa dieta alimentare, uso di contraccettivi, comportamento sessuale, colonizzazione rettale o diversa predisposizione genetica.
Importanza del microbiota cervicovaginale nella salute e nelle malattie umane
La vaginosi batterica è una condizione clinica caratterizzata da una transizione da una comunità batterica dominante a Lactobacillus ad una con maggiore diversità e maggiore abbondanza di microorganismi anaerobi .tale transizione è considerata un fattore di rischio per una serie di malattie sessualmente trasmissibili comuni, comprese quelle causate dai batteri Neisseria gonorrhoeae , Chlamydia trachomatis e Mycoplasma genitalium , il protozoo Trichomonas vaginalis e virus come il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), il virus del papilloma umano (HPV) e il virus dell’herpes simplex di tipo 2 (HSV-2).
È interessante notare che non tutte le specie di Lactobacillus sembrano essere equivalenti nelle loro capacità protettive. La presenza di diverse comunità microbiche cervicovaginali non dominanti di Lactobacillus sembrano aumentare il rischio di contrarre un certo numero di malattie sessualmente trasmissibili .
Le donne in gravidanza con vaginosi batterica nel secondo o terzo trimestre hanno un rischio maggiore del 40%-84% di dare alla luce un bambino prematuro rispetto alle donne senza vaginosi, il meccanismo con cui i batteri vaginali influenzano gli esiti della gravidanza è probabilmente la colonizzazione del tratto riproduttivo superiore tramite l’ascensione attraverso la cervice,, le comunità dominanti di Lactobacillus sembrano vantaggiose per una serie di buoni esiti ostetrici.
La presenza di citochine e di recettori proinfiammatori IL-1β, IL-1RA, IL-6, , IL-10 e l’ormone che rilascia corticotropina, sono spesso associati a sviluppo di vaginosi.
Particolari specie batteriche presenti in comunità batteriche cervicovaginali ad alta diversità e carenti di Lactobacillus sono spesso associate a livelli di citochine pro-infiammatorie genitali notevolmente più elevati.
L’uso di probiotici che comportano l’applicazione diretta di microbi vitali all’ambiente mirato, sono forti candidati per promuovere specifici batteri cervicovaginali e la salute del tratto genitale.

Modulazione del microambiente del tratto genitale femminile da parte delle comunità batteriche residenti.

In pratica una vasta gamma di prove supporta l’importante ruolo del microbiota cervico-vaginale negli esiti della salute genito-urinaria e riproduttiva delle donne. I nuovi strumenti di genetica molecolare, permettendo di caratterizzare le comunità batteriche, fungine e virali, nonché le complessità delle risposte immunitarie della mucosa ospite, offrono opportunità per identificare i meccanismi alla base di questi effetti microbici.
Nel tratto gastrointestinale, maggiormente studiato, questi strumenti hanno già portato ad avanzati e profondi cambiamenti nella comprensione del ruolo del microbiota nella salute e nelle malattie umane.

Da Cell Host & Microbe Vol 23,n.2 Febr. 2018